Storia del basket: da James Nismith ai giorni nostri

Il basket è oggi uno degli sport più praticati e seguiti a livello mondiale. Il merito è della NBA, la lega di basket professionistica americana, che a partire dagli anni ’90 è riuscita nell’impresa di essere la prima competizione nazionale a essere seguita in ogni parte del mondo. Ma qual è la storia del basket? E quali sono le principali competizioni disputate ogni anno?

Storia del basket: da James Naismith ai giorni nostri

Il basket è stato inventato da James Naismith, un ex atleta e professore di educazione fisica originario nel Canada, che per anni si ingegnò nel tentativo di trovare uno sport che potesse essere disputato dai propri studenti in un luogo chiuso durante i rigidi inverni canadesi. Il basket, regolamentato da 13 semplici norme, venne così alla luce il 15 dicembre del 1891 e di lì a poco cambiò radicalmente le gerarchie del mondo sportivo.

Diffusosi con una velocità sorprendente prima negli USA e poi in Europa, il basket divenne sport Olimpico a partire dalle Olimpiadi del 1936 che, disputate a Berlino, videro la vittoria della rappresentativa degli Stati Uniti che in finale ebbe la meglio proprio sul Canada, patria dell’inventore del gioco.

Dal 1891 a oggi le regole sono cambiate più volte e oggi quelle in vigore nel basket americano e quelle in vigore nel resto del mondo differiscono leggermente, ma l’obiettivo primario resta sempre fare un canestro in più dell’avversario al termine dei tempi regolamentari o dei tempi supplementari. Le due squadre che si fronteggiano in campo sono composte da cinque giocatori ciascuna e possono fare affidamento su un numero di riserve che varia da cinque a sette a seconda dei campionati.

Le principali competizioni di basket

Come abbiamo avuto modo di vedere, la lega cestistica più conosciuta e forte al mondo è quella statunitense che prende il nome di NBA. L’NBA è riuscita a ritagliarsi un posto speciale nell’Olimpo sportivo grazie alle straordinarie prestazioni di uomini e atleti come Michael Jordan, capaci di fare tendenza anche al di fuori del parquet e di diventare delle vere e proprie icone globali di stile.

I suoi Chicago Bulls sono con ogni probabilità la squadra di basket più famosa di ogni epoca e hanno contribuito in modo incredibile alla crescita del marchio NBA. L’NBA attuale è costituita da 30 compagini, chiamate franchigie, che nell’arco della stagione regolare si danno battaglia dapprima per conquistarsi l’accesso ai playoff e, poi, per vincere l’anello, il simbolo del trionfo.

La seconda Lega professionistica al mondo in ordine di importanza è invece l’Eurolega, ovvero la Coppa Continentale Europea che vede contrapposte le migliori squadre del Vecchio Continente e che, in termini di qualità assoluta, è seconda sola alla NBA.

Il campionato italiano, invece, dopo l’epoca d’oro vissuta durante gli anni ’90, è in lenta e costante ripresa e grazie a società come Milano, Bologna e Sassari sta tornando a essere una delle competizioni nazionali migliori al mondo. Il lavoro da fare per accorciare il gap che oggi separa le nostre squadre dalle migliori d’Europa è ancora lungo, ma dopo anni complicati la strada intrapresa sembra essere finalmente quella giusta.

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